Autore Topic: L'edicola  (Letto 36982 volte)

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Offline Kat

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Re:L'edicola
« Risposta #75 il: Febbraio 27, 2013, 13:21:11 pm »
Qua in italiano




Paul Krugman dal New York Times del 24 febbraio

Due mesi fa, quando Mario Monti si è dimesso da primo ministro italiano, l’Economist ha rilevato che “La campagna elettorale a venire sarà, prima di tutto, una prova della maturità e del realismo degli elettori italianiâ€Â. L’azione matura e realistica, presumibilmente, sarebbe stata quella di far ritornare in carica Monti – sostanzialmente imposto all’Italia dai suoi creditori – questa volta con un mandato realmente democratico.
Beh, non è un bel vedere. E’ probabile che il partito di Mr. Monti arrivi quarto. Non solo ben dietro l’essenzialmente comico Silvio Berlusconi; Monti è dietro a un comico vero, Beppe Grillo, che, pur senza una piattaforma coerente, è diventato una forza politica importante.

E’ una prospettiva straordinaria, e tale da aver scatenato una forte discussione sulla cultura politica italiana. Ma senza cercare di difendere la politica del bunga bunga, vorrei fare l’ovvia domanda: ciò che passa attualmente per maturo realismo che benefici ha portato, esattamente, all’Italia, o alla vicenda europea nel suo insieme?

Poiché Monti era, in effetti, il proconsole messo dalla Germania per imporre l’austerità fiscale su un’economia già in difficoltà, la volontà di perseguire l’austerità senza limiti è ciò che definisce la rispettabilità nei circoli politici europei. Questo andrebbe bene se le politiche di austerità effettivamente funzionassero – ma non è così. E lungi dal sembrare maturi o realistici, i sostenitori dell’austerità suonano sempre più come petulanti e deliranti.

Considerate come si pensava che le cose dovessero funzionare a questo punto. Quando l’Europa ha iniziato la sua infatuazione per austerità, i suoi alti funzionari hanno respinto le preoccupazioni che il taglio della la spesa e l’aumento delle tasse nelle economie depresse fossero in grado di approfondirne la depressione. Al contrario, hanno insistito sul fatto che tali politiche avrebbero effettivamente dato impulso all’economia inspirando fiducia.

Ma la fata fiducia non è comparsa. Le nazioni che hanno imposto una dura austerità hanno subito profonde crisi economiche, e più dura è stata l’austerità, più profonda è stata la crisi. In effetti, questa relazione è stata così forte che il Fondo Monetario Internazionale, con un sorprendente mea culpa, ha ammesso di aver sottovalutato il danno che l’austerità avrebbe inflitto.

Nel frattempo, l’austerità non ha neppure raggiunto l’obiettivo minimo di riduzione dell’onere del debito. Al contrario, i paesi che perseguono austerità hanno visto il rapporto tra debito pubblico e PIL aumentare, perché la contrazione nelle loro economie ha superato qualsiasi riduzione del tasso di indebitamento. E poiché le politiche di austerità non sono state compensate altrove da politiche espansive, l’economia europea nel suo complesso – che non ha mai avuto un gran recupero dalla crisi del 2008-9 – è tornata in recessione, con incrementi della disoccupazione sempre più elevati.

L’unica buona notizia è che i mercati obbligazionari si sono calmati, in gran parte grazie alla volontà dichiarata della Banca centrale europea di intervenire e comprare debito pubblico in caso di necessità. Di conseguenza, il crollo finanziario che avrebbe potuto distruggere l’euro è stato evitato. Ma è una magra consolazione per i milioni di europei che hanno perso il lavoro e hanno di fronte scarse prospettive di riaverlo di nuovo.

Dato tutto questo, ci si sarebbe aspettato un po’ di riesame e di presa di coscienza da parte dei funzionari europei, dei cenni di flessibilità. Al contrario, invece, gli alti funzionari sono diventati ancora più insistenti sul fatto che l’austerità sia il giusto sentiero.

Così nel gennaio 2011 Olli Rehn, vice presidente della Commissione europea, ha elogiato i programmi di austerità della Grecia, Spagna e Portogallo e ha previsto che il programma greco, in particolare, avrebbe prodotto “ritorni duraturiâ€Â. Da allora la disoccupazione è salita in tutti e tre i paesi – ma con sufficiente convinzione, nel dicembre 2012, Rehn ha pubblicato un editoriale dal titolo “L’Europa deve mantenere la rotta dell’austerità.â€Â

Ah, e la risposta di Rehn agli studi che dimostrano che gli effetti negativi dell’austerità sono molto più grandi del previsto è stata quella di inviare una lettera ai ministri delle finanze e al FMI dichiarando che tali studi erano dannosi, poiché minacciavano di erodere la fiducia.

Il che mi riporta in Italia, una nazione che in ragione di tutte le sue disfunzioni ha infatti imposto con deferenza un’austerità sostanziale – e ha visto in conseguenza la sua economia contrarsi rapidamente.

Gli osservatori esterni sono terrorizzati dalle elezioni in Italia, ed è giusto così: anche se l’incubo di un ritorno di Berlusconi al potere non si materializzasse, una dimostrazione di forza da parte di Berlusconi, di Grillo, o di entrambi, destabilizzerebbe non solo l’Italia ma l’Europa nel suo insieme. Ma ricordate, l’Italia non è unica nel suo genere: i politici poco raccomandabili sono in aumento in tutta l’Europa meridionale. E la ragione per cui questo accade è che gli europei rispettabili non vogliono ammettere che le politiche che hanno imposto nei confronti dei debitori sono un fallimento disastroso. Se tutto questo non cambia, le elezioni italiane saranno solo un assaggio di un pericoloso processo di estremizzazione che verrà.

Articolo originale sul New York Times

lupoalberto

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Re:L'edicola
« Risposta #76 il: Febbraio 27, 2013, 20:13:40 pm »
Leggete questo articolo del NY Time dove Monti viene definito "proconsole inviato dalla Germania per rafforzare l'austerità"!!!!!! :diablo2:
http://www.nytimes.com/2013/02/25/opinion/krugman-austerity-italian-style.html?_r=1&
[/quo
Leggete questo articolo del NY Time dove Monti viene definito "proconsole inviato dalla Germania per rafforzare l'austerità"!!!!!! :diablo2:
http://www.nytimes.com/2013/02/25/opinion/krugman-austerity-italian-style.html?_r=1&

Non l'ho ancora letto ma ti/Vi ricordo che lo scorso anno in emergenza Napolitano insedio' il governo Monti in 48 ore, ora in emergenza peggiore, perchè il governo è vacante, Napolitano se ne va in Germania (dice per visita di cortesia...) e per una proposta di definizione di governo si dovranno aspettare (pare) 2 settimane...
2 pesi e 2 misure....per dire..

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Re:L'edicola
« Risposta #77 il: Marzo 01, 2013, 15:00:59 pm »
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 01 mar - La flessione dei redditi, la maggiore in oltre venti anni, e' stata provocata dall'aumento delle tasse, o meglio dalla fine di certi sgravi fiscali concessi dieci anni fa dall'amministrazione Bush. A fronte della caduta dei redditi - che sale al 4%, massimo storico, considerando il reddito disponibile (cioe' al netto delle tasse) - gli americani non hanno tuttavia ridotto le spese ma intaccato i guadagni: il tasso di risparmio e' infatti letteralmente crollato scendendo in gennaio al 2,4% del reddito dal 6,4% del mese precedente. Il 2,4% di gennaio e' il livello piu' basso dal novembre del 2007. Corrado Poggi cop-Y- c.poggi@ilsole24ore.com

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Re:L'edicola
« Risposta #78 il: Marzo 02, 2013, 06:42:11 am »
http://www.corriere.it/esteri/13_marzo_01/obama-tagli-automatici_a3293b7a-82b7-11e2-b4b6-da1dd6a709fc.shtml

Usa, scattano i tagli alla spesa federale Obama: «Perderemo 750mila posti di lavoro»

Obama non ce l'ha fatta: non è stato raggiunto alcun accordo con i repubblicani e i tagli automatici alla spesa statunitense entrano in vigore (a mezzanotte ora americana, all'alba di sabato in Italia). Il presidente ha provato a tranquillizzare il Paese: anche se il «sequester» - il taglio automatico di 85 miliardi di dollari alla spesa federale - non causerà un'altra crisi finanziaria, si farà sentire sull'economia americana. «Sono tagli stupidi e non necessari», ha detto Obama: «avranno un effetto domino sull'economia e causeranno la perdita di 750.000 posti di lavoro». Il rischio è infatti una brusca frenata della ripresa, anche alla luce del forte calo dei redditi crollati in febbraio del 3,6%, la flessione maggiore dal 1993.
«TAGLI ARBITRARI» - Obama non usa mezze parole e punta il dito contro i Repubblicani, sui quali scarica la colpa dell'impasse accusandoli di difendere i più ricchi con la loro opposizione a misure fiscali che colpirebbero i redditi più elevati. «Con loro non è facile un accordo. L'unica cosa che hanno proposto è rimpiazzare tagli arbitrari con tagli arbitrari ancora peggiori», ha detto Obama in una conferenza stampa convocata repentinamente, dopo che anche l'ultimo tentativo di raggiungere un'intesa è naufragato con i leader del Congresso che hanno lasciato la Casa Bianca con un nulla di fatto. «Le riduzioni del deficit e del debito da sole non sono una politica economica. Io voglio essere sicuro che si parli anche di crescita» ha aggiunto Obama riferendosi indirettamente alla proposta dei repubblicani, contrari a un qualsiasi aumento delle tasse anche per i più ricchi e che premono per un risanamento dei conti che passi solo per una riduzione della spesa pubblica.

LA GAFFE FANTASCIENTIFICA - La stanchezza ha giocato un brutto scherzo a Barack Obama che ha fatto un'imperdonabile gaffe (per i fan) mescolando elementi di «Guerre Stellari» con quelli di «Star Trek». Rispondendo ad una domanda della Cnn sulla mancata intesa tra Repubblicani e Democratici per scongiurare il «sequester» ha risposto che purtroppo non, «ha il potere di effettuare la fusione mentale che hanno i cavalieri Jedi», per convincere i congressisti riluttanti. I fan delle due saghe di fantascienza sono insorti. La «fusione mentale» è il potere più noto del dottor Spock, il vulcaniano, primo ufficiale della Uss Enteprise, co-protagonista di Star Trek. Potere che non ha nulla a che fare con «la forza» dei cavalieri Jedi.

LE PAURE DEL PENTAGONO: MISSIONI A RISCHIO - In base ai tagli automatici alla spesa che scattano oggi, il bilancio del Pentagono fino a settembre viene ridotto dell'8 per cento. Questa incertezza, ha detto Hagel parlando per la prima volta ai giornalisti da quando ha assunto l'incarico di segretario alla Difesa, «mette a rischio la nostra capacità di condurre efficacemente tutte le nostre missioni». Già l'ormai ex capo del Pentagono Leon Panetta aveva fatto sapere che, con una potenziale riduzione di 46 miliardi di dollari delle spese, gran parte degli 800 mila dipendenti civili del Dipartimento della Difesa potrebbe essere messa in congedo non retribuito un giorno alla settimana.

Offline Kat

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Re:L'edicola
« Risposta #79 il: Marzo 08, 2013, 07:55:33 am »
Ho letto questo articolo e mi è piaciuto anche se non tutti saranno d'accordo,comunque leggetelo


        Il Gatto e la Volpe contro il Grillo
        di Oreste Rosario Boccia


        In questi giorni la vera dittatura politico-finanziaria europea, dolce e trasparente, si sta servendo (e si servirà) dello spread bund-btp e dei media come armi di ricatto e di propaganda politica.

        Questi signori dittatori hanno bisogno di politici liberali (Monti e Renzi sono i loro preferiti) per raggiungere i loro scopi (intascare le cedole del 4-5%, beccarsi parte delle esportazioni italiane rendendo meno competitive le sue imprese, ed acquisire a prezzi stracciati i gioielli pubblici e privati italiani).

        Con Monti tutto stava andando secondo i loro piani: l'euro continuava ad esistere, le cedole venivano puntualmente pagate, crollava la produzione industriale italiana e la svendita del patrimonio pubblico e privato era in programma come annunciato dal ministro Squinzi..

        Con Bersani/Renzi-Monti (con Vendola a rompere le palle ma zittito dal favore sui matrimoni gay) tale strategia sarebbe proseguita con più difficoltà ma sarebbe andata bene ugualmente.

        Ed invece come in una celebre favola italiana (manco a farlo apposta) è saltato fuori un Grillo a sconvolgere i piani del Gatto (Germania-Troika) e della Volpe (banche finanziarie e non).

        Indovinate un po' chi rappresenterà l'ingenuo Pinocchio in questa favola moderna? Ovviamente l'Italia, o meglio il suo popolo.

        Senza perdere troppo tempo in lunghe chiacchierate fiabesche, questo Grillo rompi-palle sussurrando nell'orecchio del povero Pinocchio, cercava di avvisarlo sulla truffa ideata da quei 2 lestofanti.

        I temi del Grillo erano i seguenti : rinegoziazione del debito, referendum euro, assoluta contrarietà alla svendita del patrimonio pubblico. La fine della pacchia per il Gatto e la Volpe.

        A differenza della favola, questi teneri nemici a 4 zampe hanno capito che c'è qualcuno che cerca di svegliare Pinocchio, pertanto per non vedere intaccati i loro scopi, hanno ora prefissato l'obiettivo di ammazzare mediaticamente il Grillo Parlante.

        Come farlo?
        Questi signori detengono il potere mediatico e finanziario tra le loro mani, basta un semplice schiocco delle loro dita che in un'istante giornalisti e traders, da loro stipendiati, azionano le loro armi.

        Quali sono le armi a disposizione di questi mercenari? Spread Btp-Bund e Macchina del Fango.

        Pertanto da un lato utilizzeranno la Macchina del Fango (tecnica Berlusconiana) azionata dai giornalisti allo scopo di gettare quotidianamente fango sul Grillo.

        Dall'altro lato agiranno con l'arma dello Spread Btp-Bund(ma non eccessivamente per non danneggiare la Volpe-Banche piene di Btp), la Bce non interverrà (o lo farà parzialmente) sul mercato per calmierare il rialzo dello spread, e gli speculatori finanziari apriranno posizioni speculative short sul Btp e long sul Bund. Tutto questo gioco provocherà (sta gia avvenendo) l'aumento dello spread che verrà imputato al governo instabile e a forze politiche euro-scettiche.

        Infine tutto ciò verrà dato in pasto al Parco Buoi (il popolo italiano-Pinocchio), facendo loro capire che Grillo è uguale se non peggiore di coloro che hanno portato l'Italia ad avere una crescita economica decennale nulla, un debito nei pressi del 130% ed una disoccupazione giovanile galoppante al 40%.
        Traduco: se Pinocchio si affiderà ai consigli del Grillo, la sua economia verrà presto distrutta.


        Il Grillo ha tuttavia compreso queste loro mosse da tempo, riuscendo fino ad ora a schivare tutti i colpi, (avete capito perchè Grillo cerca di discreditare i media?) incanalando verso se le speranze di un popolo ormai stanco e sull'orlo del baratro.

        Ma non bisogna cantar vittoria, la guerra non è per nulla finita. I suoi avversari stanno ora racimolando tutte le armi di disinformazione di massa a loro disposizione, puntandole tutte contro lui.

        Non so se ce la farà Beppe a schivare tutti i loro missili, se ci riuscirà salverà questo paese dalla desertificazione economica ma a patto di uscire dall'euro (il suo programma non è attuabile nell'euro e senza sovranità monetaria)

        Sinceramente se dovessi scommettere su qualcuno, lo farei sulla vittoria della dittatura politico-finanziaria, il suo potere è troppo grande per Grillo.

        La sua ascesa è avvenuta troppo prematuramente, l'avevo pronosticata nel punto finale della fase distruttiva dell'industria italiana (momento in cui le armi del Gatto e della Volpe sarebbero spuntate), ma l'aggravarsi della crisi reale sta anticipando i tempi.

        In ogni caso il Grillo attualmente non è preparato per gestire la crisi nel mezzo, mi auguro che nei prossimi mesi si avvalga dei migliori esperti economici (di macroeconomia, economia monetaria ed economia internazionale) che sanno già come muoversi in situazioni del genere.

        Se fallirà in questa missione di salvataggio, per molti di noi ci sarà un decennio di lacrime, fame e rivolte.

     


Offline Jena

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Re:L'edicola
« Risposta #80 il: Marzo 12, 2013, 12:06:35 pm »
Roma, 12 mar - Il Tesoro ha raccolto 7,75 miliardi di euro collocando Bot annuali. Il rendimento e' stato pari all'1,50%, in aumento di 19 punti rispettto alla precedente asta. Domanda robusta pari a 11,6 miliardi.

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Re:L'edicola
« Risposta #81 il: Marzo 13, 2013, 11:40:45 am »
Anche BTP con tassi in lieve aumento. Da 2.30 a 2.48.

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Re:L'edicola
« Risposta #82 il: Marzo 15, 2013, 11:33:56 am »
11:12:00 Eurozona: Fitch abbassa stime Pil 2013 a -0,5% da- 0,1%   RCOR
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 15 mar - Fitch ha
abbassato a -0,5% le stime per il Pil dell'Eurozona dal  -0,1%
prospettato nello scorso dicembre. Per il 2014 le  previsioni
scendono a +1% da +1,2%. Le prospettive di  crescita di breve
termine per la Zona Euro sono  "particolarmente incerte, come
spesso accade nei momenti di  svolta ciclica", indica l'agenzia
in un rapporto, notando  per altro che la contrazione dello 0,6%
emersa nel quarto  trimestre del 20112, la peggiore dal 2009,
potrebbe essere  il classico caso del "buio prima dell'alba". A
dare sostegno  alla crescita, secondo gli analisti di Fitch,
dovrebbe  essere l'attenuarsi dell'impatto delle politiche di
grande  rigore fiscale attuate nel 2012 e del forte stress dei
mercati in parte collegato ai timori di un break up
dell'Eurozona. Ad ostacolare la crescita resteranno pero'
l'elevato peso dei debito pubblici e privati, il  consolidamento
fiscale, le rigidita' strutturali, l'alta  disoccupazione e la
scarsita' di credito nei Paesi  periferici.      Com-gli-   
(RADIOCOR) 15-03-13 11:12:05 (0133) 3 NNNN
Fonte: RCOR

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Re:L'edicola
« Risposta #83 il: Marzo 15, 2013, 14:41:31 pm »
A gennaio il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 34 miliardi rispetto al mese precedente, raggiungendo un nuovo massimo storico pari a 2.022,7 miliardi. Lo rende noto la Banca d’Italia nel supplemento al Bollettino statistico ‘Finanza pubblica’. A dicembre 2012 il debito delle amministrazioni pubbliche si era attestato a 1.988,65 miliardi. Il fabbisogno, pari a 0,9 miliardi, ha contribuito, rispetto a dicembre, all’aumento del debito (il cui stock torna ora sopra i duemila miliardi, soglia gia’ sfondata in ottobre e novembre 2012). Invece l’emissione di titoli sopra la pari e l’apprezzamento dell’euro nel complesso hanno operato in senso opposto per 0,5 miliardi. Nel mese di gennaio il sostegno dei Paesi dell’area dell’euro in difficoltà (si tratta della quota di competenza dell’Italia dei prestiti erogati dall’EFSF) è stato pari a 0,4 miliardi (complessivamente tale sostegno ha raggiunto i 43 miliardi). Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 34,5 miliardi, quello delle Amministraz ioni locali e’ diminuito di 0,5 miliardi e quello degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato.

Radiocor

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Re:L'edicola
« Risposta #84 il: Marzo 15, 2013, 17:12:49 pm »
Oplà ...... sarà mica che qualcuno se la sta facendo sotto?????  :cul2:
 


Merkel si arrende: giusto che Italia investa, spread in calo

La Merkel si arrende. E' "pienamente giusto" per la cancelliera tedesca che l'Italia, con un rapporto deficit/pil inferiore al 3%, possa avere maggiore spazio per gli investimenti, come previsto dal braccio preventivo del patto di stabilità e crescita. Una risposta alla lettera del premier uscente, Mario Monti, che ha chiesto di combinare il rigore con la crescita.

Di più, ha chiesto di individuare i mezzi per incoraggiare e ricompensare gli Stati membri che si impegnano ad attuare riforme difficili e che, come l'Italia, hanno rispettato tutti gli impegni, hanno un avanzo primario del 2,5%, tra i più alti in Europa, non chiedono dilazioni come altri fanno. In concreto ha chiesto un margine di flessibilità nel valutare il peso degli investimenti sul deficit pur nell'ambito della disciplina di bilancio.

D'altra parte, secondo la stessa Bce, nel corso di quest'anno l'Italia dovrebbe uscire dalla procedura di deficit eccessivo avviata nel 2009. Secondo il dato preliminare sul disavanzo pubblico pubblicato dall'Istat il 1 marzo, il deficit per il 2012 si è attestato al 3% del pil. "Se confermato dall'Eurostat, questo dato dovrebbe comportare la chiusura della Pde per l'Italia, avviata nel 2009", si legge nel bollettino della Banca centrale europea.

Il problema ora passa alla Commissione Ue che dovrà individuare i criteri per definire gli investimenti produttivi. Ma intanto Monti ha vinto la partita con la Merkel che ha dato un sostanziale via libera alla richiesta presentata dal Professore di utilizzare la golden rule, la flessibilità prevista dal patto per ricominciare a fare investimenti.

"Monti ci ha detto che il Patto di stabilità lascia un margine di manovra e che l'Italia vuole usarlo, ma che resta obbediente e fedele al Patto", ha osservato ancora il cancelliere tedesco secondo cui si può ricorrere al "preventive arm" del Patto di stabilità quando ci si trova con un deficit sotto il 3% "e l'Italia è lì", ha aggiunto, precisando di non aver mai detto di volere in Italia una "grosse koalition", ma solo che non sarebbe male vedere un governo il prima possibile.

Attese subito disilluse. C'è infatti stata la prima fumata nera al primo scrutinio per l'elezione del presidente della Camera. Come si prevedeva, tantissime sono state le schede bianche e i grillini hanno votato compatti per il loro candidato. Roberto Fico è stato votato da tutti i grillini e ha ottenuto 108 voti: la pattuglia grillina è composta da 109 deputati, quindi è facile immaginare che il candidato, per fair play, non abbia votato per se stesso.

Daniele Marantelli del Pd ha ottenuto 6 voti. Sono state 459 le schede bianche, 24 quelle nulle. Non c'è stato alcun astenuto, i voti dispersi sono stati 21. Per l'elezione alla prima chiama del presidente era necessaria la maggioranza dei due terzi dei componenti la Camera, che si attesta a 420 deputati. Ora la seduta è stata sospesa alla Camera. L'assemblea è convocata alle 14.45 per il secondo dei tre scrutini che si terranno quest'oggi. Il terzo dovrebbe iniziare intorno alle 18.

Lo spread Btp/Bund, sceso in mattinata sotto quota 310 a 308 punti, in netto calo rispetto ai 317 punti della chiusura di ieri, ora si è riportato a 311 punti. Il rendimento si attesta al 4,58%. Il differenziale tra Bonos spagnoli decennali e omologhi tedeschi scambia a 340 punti per un tasso del 4,88%. A Piazza Affari il Ftse Mib cede lo 0,21% a 16.097 punti.

Francesca Gerosa MF

lupoalberto

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Re:L'edicola
« Risposta #85 il: Marzo 16, 2013, 15:10:03 pm »
L'UE concede gli aiuti a Cipro a condizioni di un prelievo forzoso sui c/c tra il 6 e il 9,9%, così tanto per dire dove stiamo andando...


http://www.lookoutnews.it/cipro-in-bilico-lue-ragiona-su-un-piano-di-salvataggio/

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Re:L'edicola
« Risposta #86 il: Marzo 16, 2013, 19:55:34 pm »
Non mi stupisce,noi non siamo pigs che li ammazzi e li magni,ma mucche da mungere.
Quello che invece mi chiedo è quanto impiegheremo a rendercene conto,quando capiremo che Monti
non ha fatto gli interessi dell'Italia ma quelli della Germania e temo che il nuovo governo continuerà
a fare il lavoro dei gabellieri che se ne fregavano se i contadini morivano di fame purchè versassero
il frumento al feudatario. :incazzato:

lupoalberto

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Re:L'edicola
« Risposta #87 il: Marzo 17, 2013, 10:43:29 am »
Non mi stupisce,noi non siamo pigs che li ammazzi e li magni,ma mucche da mungere.
Quello che invece mi chiedo è quanto impiegheremo a rendercene conto,quando capiremo che Monti
non ha fatto gli interessi dell'Italia ma quelli della Germania e temo che il nuovo governo continuerà
a fare il lavoro dei gabellieri che se ne fregavano se i contadini morivano di fame purchè versassero
il frumento al feudatario. :incazzato:

Aggiungo che mentre il nostro Parlamento si trastulla, con le presidenze di camera e senato, di cui non fotte niente a nessun cittadino, ecco che scrive il Governo di Cipro:
http://t.co/7tMeYmJg1V

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Re:L'edicola
« Risposta #88 il: Marzo 17, 2013, 21:12:33 pm »
Possiamo riassumere l'articolo in due parole:ti affidi all'usuraio e nell'immediato ti garantisci un piatto di pasta oppure dichiari bancarotta?
E noi non siamo sulla medesima strada.
Una domanda mi sorge spontanea:quali benefici abbiamo tratto dall'introduzione dell'euro che grazie a Prodi abbiamo persino dovuto pagare?  :102:

Offline Jena

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Re:L'edicola
« Risposta #89 il: Marzo 18, 2013, 11:37:14 am »
Questi sono pazzi!!!


"NEW YORK (WSI) - Sembra che l'Ue e l'FMI abbiano deciso che la stada da seguire per stabilizzare la crisi del debito e' quella di imporre una tassa "una tantum" sui risparmi e patrimoni della gente.

Per dire le cose come stanno e non con le parole della macchina della propaganda dell'autorita' europee a pieno regime, si tratta a tutti gli effetti di una confisca della proprieta' privata dei cittadini ciprioti. Senza nemmeno un dibattito ne' un accordo parlamentare e' stato violato il principio secondo il quale i risparmi dei cittadini sono sacrosanti. Insomma, uno stupro economico in piena regola. Un conto in banca non va confuso con un investimento. E' la proprieta' a cui tutti abbiamo diritto.

Come riporta il quotidiano tedesco Handelsblatt, le distorsioni enormi a livello di benessere tra le nazioni core e periferiche rendono al momento alcuni paesi piu' "in grado" di "dare" rispetto ad altri. Tra questi figura l'Italia.

Il chief economist di Commerzbank, Jörg Krämer, sottolinea che la mediana dei patrimoni italiani e' pari a 164.000 euro mentre per esempio nell'economia piu' in salute dell'Austria e' di circa 76.000 euro.

Questo significa che in Italia, in teoria, con un'aliquota del 15% sul patrimonio la crisi del debito potrebbe rientrare. Basti pensare che i beni netti degli italiani sono equivalenti al 173% del Pil, paragonati al 124% della Germania. Avrebbe insomma senso, secondo l'economista, "imporre in Italia una tassa sul patrimonio una tantum".

"Un'aliquota del 15% sugli asset finanziari sarebbe sufficiente a spingere il debito governativo sotto la soglia critica del 100% del Pil".

Eccolo il 'new deal' in salsa europea. Testare la capacita' dei ciprioti e mettere in ordine i conti. Sempre nella speranza che lo scontento e rabbia della gente non sfoci in guerre civili. In particolare da noi - come gia' visto su queste pagine - i rischi ci sono, eccome.
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Tratto da WSI.