Autore Topic: L'edicola  (Letto 36997 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

lupoalberto

  • Visitatore
Re:L'edicola
« Risposta #30 il: Novembre 19, 2012, 13:09:48 pm »
IPO SEA: QUELLO CHE LA STAMPA DICE:
MILANO (MF-DJ)--Nel prospetto informativo relativo all'ipo di Sea, si legge che la societa' portera' sul mercato 58.520.000 azioni, di cui 24,4 milioni derivanti da aumento di capitale e la parte restante messa a disposizione dalla Provincia di Milano. Il flottante sara' del 25%. Il collocamento presso gli investitori istituzionali sara' pari all'85% dell'offerta complessiva.

L'offerta pubblica di vendita e sottoscrizione e il collocamento istituzionale, scrive Milano Finanza, avranno inizio il 19 novembre e termineranno il 30 novembre. Il pagamento delle azioni assegnate dovra' essere effettuato il 6 dicembre. La data di inizio delle negoziazioni sara' decisa da Borsa Italiana. Nel triennio 2009-2011 la societa' ha distribuito dividendi ordinari per complessivi 59 mln. Il 10 ottobre 2012 l'assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo straordinario di 124 mln da pagare in due tranche da 62 mln il 14 dicembre 2012 e il 14 dicembre 2013.

Sea ha in scadenza entro 12 mesi un finanziamento da 133 mln ed e' in fase avanzata (con l'obiettivo di sottoscrivere i contratti entro il 2012) per l'ottenimento di due ulteriori linee di credito di durata triennale per 130 mln complessivi, destinati al rimborso del finanziamento. Le altre quote (30,9 milioni) troveranno copertura attraverso l'utilizzo dei flussi di cassa. Æinoltre prevista la concessione da parte di Sea ai coordinatori dell'offerta (Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Unicredit e Morgan Stanley) di una greenshoe per la sottoscrizione al prezzo di offerta di 8.778.000 azioni.

La valorizzazione di 800 mln corrispondera' a 3,2 euro per azione, mentre la parte alta del range di valore (1.075 mln) implichera' un prezzo di 4,3 euro per azione. La capitalizzazione di Sea sulla base del prezzo minimo e massimo ammontera' rispettivamente a 878 o 1.180 mln. La stima del ricavato complessivo derivante dall'operazione sara' pari a 242 milioni. L'offerta prevede una tranche rivolta al pubblico indistinto per un massimo di 2.994.000 azioni, una riservata ai dipendenti per massime 1.270.000 azioni, una riservata ai residenti in Lombardia per 4.389.000 azioni e infine una tranche riservata ai piccoli azionisti Sea per massime 125 mila azioni. red/bca

(END) Dow Jones Newswires

November 19, 2012 02:29 ET (07:29 GMT)

lupoalberto

  • Visitatore
Re:L'edicola
« Risposta #31 il: Novembre 19, 2012, 13:23:59 pm »
« Ultima modifica: Novembre 19, 2012, 15:46:40 pm da lupoalberto »

lupoalberto

  • Visitatore
Re:L'edicola
« Risposta #32 il: Novembre 19, 2012, 23:26:03 pm »
Et voilà...la tregua è finita, da domani si riaprono le dance. Voulez vous dancer avec moi?  :whistling:

http://www.moodys.com/research/Moodys-downgrades-Frances-government-bond-rating-to-Aa1-from-Aaa--PR_260071

annakarenina

  • Visitatore
Re:L'edicola
« Risposta #33 il: Novembre 20, 2012, 09:14:08 am »
Et voilà...la tregua è finita, da domani si riaprono le dance. Voulez vous dancer avec moi?  :whistling:

http://www.moodys.com/research/Moodys-downgrades-Frances-government-bond-rating-to-Aa1-from-Aaa--PR_260071

Anche la grandeur inizia a scricchiolare.....


Offline Lapisâ„¢

  • LESS IS MORE
  • Top user
  • Hero Member
  • ****
  • Post: 2874
L'edicola
« Risposta #35 il: Novembre 24, 2012, 06:46:50 am »
http://www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=1460923&utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+wallstreetitalia+%28Wall+Street+Italia%29

Borsa Usa, Goldman: S&P 500 -8% da qui a fine anno
Secondo la banca americana il ritracciamento recente continuera'. Da qui a fine dicembre, si assisterà a un calo a 1250 punti. Usa verso crescita zero. Jeremy Grantham: i tempi di crescita del Pil del +3% sono finiti per sempre.
di WSI
Pubblicato il 21 novembre 2012| Ora 10:09
Commentato: 0 volte
New York - L’ondata di vendita che si è abbattuta nelle ultime sedute a Wall Street non è finita. Da qui a fine anno, infatti, lo S&P500 è destinato a subire una correzione ulteriore dell’8% circa fino a raggiungere i 1250 punti. Sono le stime di David Kostin, analista di Goldman Sach, che in una nota conferma questa settimana le sue previsioni di un anno fa. Diverse le ragioni che, a sentire l’esperto, spingeranno ancora più in basso la Borsa Usa. A partire dal cosiddetto fiscal cliff, ovvero i tagli automatici alla spesa e l'aumento delle tasse che scatteranno fra le fine dell'anno e l'inizio del 2013. Kostin si dice positivo sul raggiungimento di un accordo in sede di Congresso. Tuttavia, secondo le proiezioni dell’analista, nessuna intesa verrà raggiunta prima di fine anno. Va ricordato a questo proposito che senza accordo si rischia un impatto negativo sull'economia Usa calcolato intorno ai 600 miliardi di dollari solo per il prossimo anno. Ma non è solo la scogliera fiscale ad allungare un’ombra sull’andamento delle prossime settimane di Wall Street. La performance a breve termine dei mercati americani – secondo l’analista della banca americana - è inoltre minacciata dall’aumento dell’imposizione fiscale sulle plusvalenze e sui dividendi prevista a inizi del 2013 (dal 15 a 23,8%). Meglio dovrebbe andare nel 2013, quando Kostin mette in conto per lo S&P500 un recupero fino a 1,575 punti. Intanto nella sua ultima lettera agli investitori, la lettura mattutina obbligata per gli operatori e grandi investitori di Wall Street, Jeremy Grantham ha sottolineato il fatto che i tempi di crescita del Pil del +3% sono finiti per sempre per gli Usa e che il paese e' avviato verso una strada che portera' alla crescita zero. L'analista cita fattori demografici e congiunture varie esterne: le ore lavorative cresceranno solo dello 0,2% l'anno e la maggiore economia al mondo crescera' solo al massimo dell'1,4% l'anno. L'attivita' manifatturiera, che e' uno dei lati positivi dell'economia americana, sta influendo sempre meno sul Pil. La produttivita' e' sempre stata buona anche in tempi di crisi, ma ora il settore rappresenta solo il 9% dell'economia, in calod al 24% del 1900 e il 15% del 1990.
« Ultima modifica: Novembre 24, 2012, 09:38:50 am da Lapisâ„¢ »

Offline Lapisâ„¢

  • LESS IS MORE
  • Top user
  • Hero Member
  • ****
  • Post: 2874
L'edicola
« Risposta #36 il: Novembre 24, 2012, 06:55:37 am »
E cosa dicevano un anno fa...
http://articles.businessinsider.com/2011-12-01/markets/30462173_1_s-p-euro-currency-forecasts
... abitualmente non cannano di molto

Offline Lapisâ„¢

  • LESS IS MORE
  • Top user
  • Hero Member
  • ****
  • Post: 2874
L'edicola
« Risposta #37 il: Novembre 24, 2012, 06:56:48 am »
1400-8%=1288

Offline Jena

  • Administrator
  • Hero Member
  • *****
  • Post: 1833
    • Tradingclub
L'edicola
« Risposta #38 il: Novembre 24, 2012, 08:57:38 am »
Lapis, il primo link non è raggiungibile.

Un invito a tutti. Questi articoli sono molto interessanti ed utili.
È però molto scomodo rimbalzare da una pagina all'altra e, con il tempo i link possono essere modificati. Quindi copia incollate gli articoli citando la fonte.
Così abbiamo tutto sul nostro server/forum.



Sent from my iPhone using Tapatalk

lupoalberto

  • Visitatore

Offline Lapisâ„¢

  • LESS IS MORE
  • Top user
  • Hero Member
  • ****
  • Post: 2874
  • OS:
  • Mac OS X 10.6.8 Mac OS X 10.6.8
  • Browser:
  • Safari 5.1.7 Safari 5.1.7
Re:L'edicola
« Risposta #40 il: Novembre 28, 2012, 11:25:26 am »
27 novembre 2012
Il titolo azionario più pazzo dell'anno? È Medbox: +3000% in Borsa grazie ai dispenser per marijuana

Se ci fosse l'Oscar per il titolo azionario più pazzo dell'anno, lo vincerebbe a mani basse. È una storia che fa impallidire i boom borstistici delle new economy quella che vede protagonista Medbox, una piccola società statunitense salita alla ribalta due settimane fa per avere messo a segno una performance borsistica del 3.000 per cento. Avete letto bene, con tre zeri. Il titolo è salito da 4 a 215 dollari per poi crollare rovinosamente sotto i 100 dollari. La capitalizzazione è passata in quattro sedute da 45 milioni a 2,3 miliardi di dollari e non bisogna dimenticare che la società prevede di realizzare un fatturato di appena 24 milioni nel 2014. Un movimento ai limiti del surreale, avvenuto in assenza di notizie specifiche e sostenuto dalla citazione fatta da un noto sito americano di informazione finanziaria.
Speculazione pura, alimentata dallo scarso flottante (meno di un milione I titoli in circolazione) e probabilmente dal settore molto particolare in cui opera il gruppo. Medbox infatti realizza dispenser di marijuana ad uso terapeutico; ha già installato 130 macchinette in strutture sanitarie e ne deve installare altri 40 nei prossimi anni. Il mercato è continuamente alla ricerca di storie speculative, e probabilmente il settore si è prestato: l'utilizzo della marijuana a uso terapeutico ha sicuramente interessanti prospettive di crescita ma, come riconosciuto dalla stessa società, il range del prezzo del titolo dovrebbe essere tra i 10 e i 20 dollari e prima del boom speculativo l'azione (scambiata per altro su una piattaforma con standard non elevati a partire dal fatto che alle società non è richiesta la registrazione presso la Sec) si muoveva tra 2,75 e 3 dollari. Alla fine, qualcuno è rimasto con il cerino acceso in mano e si è fatto decisamente male (finanziariamente parlando).

27 novembre 2012

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-11-23/titolo-azionario-anno-medbox-165733.shtml?uuid=AbAoDm5G

lupoalberto

  • Visitatore
Re:L'edicola
« Risposta #41 il: Novembre 29, 2012, 00:08:11 am »
da leggere....ma considerate anche che sto tipo, pur bravo, ha sempre una visione short

http://www.zerohedge.com/news/2012-11-28/europes-good-bad-and-ugly-charts

lupoalberto

  • Visitatore
Re:L'edicola
« Risposta #42 il: Dicembre 09, 2012, 11:21:58 am »
Stavolta il black monday arriva davvero...ma poteva andare peggio, potrebbe piovere....a no qui nevica  :biggrin5:

http://www.iltempo.it/politica/2012/12/08/1379778-crisi_politica_allarma_mercati.shtml#.UMRVOHFwohg.twitter

Offline Lapisâ„¢

  • LESS IS MORE
  • Top user
  • Hero Member
  • ****
  • Post: 2874
Re:L'edicola
« Risposta #43 il: Dicembre 09, 2012, 12:21:16 pm »
GUFO!  :whistling: :innocent: :gratt:

Offline Lapisâ„¢

  • LESS IS MORE
  • Top user
  • Hero Member
  • ****
  • Post: 2874
Re:L'edicola
« Risposta #44 il: Dicembre 09, 2012, 16:13:00 pm »
http://www.corriere.it/economia/12_dicembre_07/dopo-monti-standard%26poors-ultimatum_f6dbf162-409b-11e2-abcd-38132480d58e.shtml

L'AGENZIA DI RATING VALUTA IL MERITO DI CREDITO ITALIANO CON BBB+ CON UN OUTLOOK NEGATIVO
L'incertezza del dopo Monti: Standard & Poor's annuncia che potrebbe abbassare il rating
Se l'economia non si riprenderà nella seconda metà del 2013 potrebbero peggiorare la situazione debitoria del Paese

L'incertezza riguardo la volontà  del prossimo governo di proseguire l'agenda di riforme economiche strutturali avviata dal governo di Mario Monti e il rischio significativo che l'economia italiana non cominci a riprendersi nella seconda metà del 2013 potrebbero peggiorare la situazione debitoria dell'Italia e portare Standard & Poor's a tagliarne il rating È quanto si legge in un report dell'agenzia. «Notiamo, in particolare, l'incertezza riguardo al fatto che la prossima coalizione di governo resti fedele all'agenda di riforme economiche avviata dall'attuale esecutivo», sottolinea Standard & Poor's.

DEBITO PUBBLICO - In aggiunta, segnala Standard & Poor's, c'è «il rischio significativo che l'economia italiana possa non riprendersi nella seconda metà del 2013, ma continui a contrarsi». Questo potrebbe tradursi in un mancato raggiungimento degli obiettivi fiscali, ma anche minare il supporto politico ed economico all'agenda di riforme, si legge nella nota. «Se questi rischi si materializzeranno e si tradurranno in un peggioramento del peso del debito pubblico rispetto a quello che ci aspettiamo, potremmo abbassare il rating», è l'avvertimento. L'agenzia di rating attualmente valuta il merito di credito dell'Italia con BBB+ e ha un outlook negativo.

Redazione Online